Con sentenza n. 3391 del 15 aprile 2024, la terza sezione del Consiglio di Stato ha ribadito alcuni principi costantemente affermati in materia di iscrizione nell'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa. Giova ricordare che tale iscrizione è disciplinata dagli stessi principi che regolano l’interdittiva antimafia, in quanto si tratta di misure volte alla salvaguardia dell'ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della Pubblica amministrazione (Cons. Stato, sez. I, 1° febbraio 2019, n. 337; Cons. Stato, sez. I, 21 settembre 2018, n. 2241). Ha chiarito la giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato, sez. III, 20 febbraio 2019, n. 1182; Cons. Stato, sez. III, 24 gennaio 2018, n. 492) che le disposizioni relative all'iscrizione nella White list formano un corpo normativo unico con quelle dettate dal codice antimafia per le relative misure (comunicazioni ed...
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