Con ordinanza n. 13919 del 20 maggio 2024, la prima sezione civile
della Corte di Cassazione ha ribadito il costante orientamento di legittimità
in ordine al riconoscimento dell’assegno divorzile.
La Suprema Corte, a Sezioni Unite (sentenza n. 18287 del 2018), ha superato il contrasto tra la pronunzia della Corte n. 11490 del 1990 (sempre a sezioni unite), che aveva affermato che l’assegno aveva carattere esclusivamente assistenziale dal momento che il presupposto della sua concessione doveva essere rinvenuto nell’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, da intendersi quale mancato raggiungimento del tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di rapporto coniugale, e la successiva sentenza n. 11504 del 2017, che ha, invece, individuato come parametro dell’inadeguatezza dei mezzi la non autosufficienza economica del coniuge richiedente, con valorizzazione dell’autoresponsabilità di ciascuno dei coniugi, indipendentemente dal tenore di vita...
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