Con ordinanza n. 14881 del 28 maggio 2024, la seconda sezione della Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui (Cass. civ. n. 1297 del 1971) la prova della consistenza dell'asse e della conseguente lesione dei diritti di legittimario può essere fornita anche a mezzo presunzioni purché munite dei requisiti di cui all'art. 2729 c.c., principio ribadito anche di recente (Cass. civ. n. 1357 del 2017; Cass. civ. n. 18199 del 2020) a mente del quale, ancorché il legittimario che agisca in riduzione abbia l'onere d'indicare entro quali limiti sia stata lesa la sua quota di riserva, determinando con esattezza il valore della massa ereditaria, nonché quello della quota di legittima violata, può, a tal fine, allegare e provare - anche ricorrendo a presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti - a tutti gli elementi occorrenti per stabilire se, ed in quale misura, sia avvenuta la lesione della riserva, aggiungendo altresì che una volta ravvisata la...
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