Con ordinanza n. 21651 del 20 luglio 2023, la prima sezione civile della Corte di Cassazione ha ribadito la regola secondo cui il danno non patrimoniale, anche quando sia determinato dalla lesione di diritti inviolabili della persona, come nel caso di lesione al diritto alla reputazione, non è in re ipsa ma costituisce un danno conseguenza, che deve essere allegato e provato da chi ne domandi il risarcimento: che, peraltro, ben può essere data con ricorso al notorio e tramite presunzioni (giurisprudenza costante: fra le altre, di recente Cass. civ. 18 gennaio 2017, n. 1185; Cass. civ. 13 ottobre 2016, n. 20643; Cass. civ. 14 giugno 2016, n. 12143; Cass. civ. 22 marzo 2016, n. 5590; Cass. civ. 24 settembre 2013, n. 21865; Cass. civ. 28 settembre 2012, n. 16543), assumendosi, a tal fine, come specifici parametri di riferimento, la diffusione della notizia, la rilevanza dell’offesa e la posizione sociale della persona colpita, tenuto conto del suo inserimento in un determinato contesto...
Hai già un abbonamento? Fai il login per visualizzare il testo integrale
WEBINAR
PACCHETTO ESERCITAZIONI TUTTE LE MATERIE - CONFRONTO INDIVIDUALE CON I PROFESSORI
Alberto Marcheselli, Giuliana Passero, Massimo Scuffi