Con sentenza n. 11084 del 11 novembre
2022 (dep. 15 marzo 2023), la prima sezione penale della Corte di Cassazione si
è soffermata sul problema dell’accertamento degli elementi strutturali nel
tentato omicidio.
Come ripetutamente affermato dalla giurisprudenza di legittimità, con riferimento all'omicidio tentato la prova dell’animus necandi, in assenza di esplicite ammissioni da parte dell'imputato, ha natura indiretta, dovendo essere desunta da elementi esterni e, in particolare, da quei dati della condotta che, per la loro non equivoca potenzialità offensiva, siano i più adatti ad esprimere il fine perseguito dall'agente (Cass. pen., sez. I, 18 aprile 2013, n. 35006; Cass. pen., sez. I, 7 luglio 2011, n. 30466; Cass. pen., sez. I, 23 settembre 2008, n. 39293). In quest'ottica assume valore determinante l'idoneità dell'azione, che va apprezzata in concreto, con una prognosi postuma riferita alla situazione che si presentava all'imputato sul momento, in base alle...
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