Con sentenza n.
22566 del 26 luglio 2023, la seconda sezione civile della Corte di Cassazione
ha affrontato la questione da sempre discussa se i diritti riconosciuti al
coniuge dall’art. 540, comma 2, c.c., possano sorgere a favore del coniuge
superstite che vivesse legalmente separato dal defunto.
Il dubbio ovviamente si giustifica in ragione del fatto che al coniuge separato senza addebito, la legge riconosce gli stessi diritti successori del coniuge non separato. È sembrato a taluni interpreti che la separazione legale implichi, necessariamente, il venir meno del presupposto per la nascita dei diritti di abitazione e di uso, divenendo impossibile, a seguito della separazione, individuare una “casa adibita a residenza familiare”. In base a questa posizione, fatta propria della giurisprudenza di questa Corte (Cass. civ. n. 13407/2014; n. 15277/2019), per “casa familiare” dovrebbe intendersi unicamente la casa di residenza comune al momento dell’apertura della...
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