La Corte
di cassazione, con l’ordinanza n. 28890 del 1 novembre 2025, ha confermato l’applicazione delle norme
transitorie della riforma Cartabia nei procedimenti relativi
all’amministrazione di sostegno. Richiamando il criterio del tempus regit
actum, la Corte ha chiarito che la disciplina processuale introdotta dal
D.Lvo 149/2022 trova applicazione rispetto ai reclami proposti successivamente
al 28 febbraio 2023, anche se riferiti a decreti emessi in procedimenti aperti
in epoca anteriore.
La
decisione ricostruisce la natura del reclamo come atto introduttivo di una fase
autonoma, idoneo a far scattare l’applicazione della nuova normativa sulla
competenza. Conseguentemente, la competenza non è più della Corte d’appello ma
del Tribunale, secondo l’art. 473-bis.58 c.p.c., evitando così un’irragionevole
ultrattività delle norme previgenti, altrimenti vincolate alla durata –
potenzialmente indeterminata – della misura di protezione.
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