Con sentenza n. 6076 del 9 luglio 2024, la sesta
sezione del Consiglio di Stato ha affermato che, in relazione al rapporto tra
misura ripristinatoria e al diritto all’abitazione di cui all’art. 8 della
C.E.D.U. e al principio di proporzionalità, il diritto all'abitazione non ha
portata assoluta, tale da rendere illegittimi gli ordini di demolizione degli
abusi ogni qualvolta l’immobile sia adibito a casa familiare. L'ordine di
demolizione, infatti, è espressione del diritto della collettività a ripristinare
l'equilibrio urbanistico-edilizio violato dall’abuso, che ben può prevalere sul
diritto all’abitazione dei singoli che hanno edificato in violazione degli
strumenti urbanistici ed in assenza di un idoneo titolo abilitativo (Cons.
Stato, sez. VI, 3 maggio 2024, n. 4039).
L’esigenza di tutelare i fondamentali diritti all’abitazione e al rispetto dei beni non può prevalere automaticamente sull’interesse pubblico al governo del territorio e alla...
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