Con sentenza n. 34625 del 12 dicembre 2023, la terza sezione
civile della Corte di Cassazione ha ricordato l’orientamento secondo cui il risarcimento
del danno patito "iure proprio" dai congiunti di persona deceduta per
colpa altrui deve essere ridotto in misura corrispondente alla percentuale di
colpa ascrivibile alla stessa vittima dell'illecito (si vedano, tra le pronunce
all'origine di tale indirizzo Cass. civ. sez. III, 20 marzo 1959, n. 849; Cass.
civ., sez. III, 7 agosto 1963, n. 2223; Cass. civ., sez. III, 18 febbraio 1971,
n. 430; per più recenti applicazioni del principio si vedano Cass. civ., sez. III,
26 maggio 2014, n. 11698; Cass. civ., sez. III, 23 ottobre 2014, n. 22514;
Cass. civ., sez. III, 4 novembre 2014, n. 23426).
Si tratta, peraltro, di un indirizzo che trova fondamento nell'art. 1227 c.c., comma 1, sebbene il richiamo a tale norma debba essere inteso "non in termini sussuntivi, posto che il congiunto del danneggiato che agisce iure proprio non è equiparabile al...
Hai già un abbonamento? Fai il login per visualizzare il testo integrale
WEBINAR
PACCHETTO ESERCITAZIONI TUTTE LE MATERIE - CONFRONTO INDIVIDUALE CON I PROFESSORI
Alberto Marcheselli, Giuliana Passero, Massimo Scuffi