Con sentenza n. 21025 del 28 febbraio-29 maggio 2024, la quarta sezione
penale della Corte di Cassazione è intervenuta in tema del trattamento
sanitario diacronicamente plurisoggettivo, in cui le fasi sono quindi gestite
da medici diversi.
La pluralità di persone coinvolte nella gestione del paziente può essere intesa sia come fonte di sicurezza, in quanto il paziente può beneficiare di più professionisti che si dedicano anche con diverse competenze specifiche al suo trattamento; tuttavia, può anche concepirsi come fonte di rischio, poiché viene a mancare quel tipo di dominio del trattamento nel suo complesso che, invece, un soggetto unico può avere, beneficiando di una prospettiva "accentrata". Infatti, ci sono delle dinamiche, per lo più di comunicazione, che possono creare pericoli di incomprensione ed altre insidie tipiche dell'attività plurisoggettiva. A riguardo viene in rilievo la distinzione tra trattamento medico plurisoggettivo diacronico e...
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