Con sentenza n. 10656 del 13 febbraio 2024 (dep. 14 marzo 2024), la quarta sezione penale della Corte di cassazione ha ricordato il consolidato orientamento interpretativo del disposto dell'art. 41, comma 2, c.p. più volte riaffermato dalla giurisprudenza di legittimità secondo cui, fermo il principio della cd. equivalenza delle cause o della conditio sine qua non (sul quale è imperniata la disciplina normativa del nesso eziologico), la cause sopravvenute intanto possono giudicarsi atte ad interrompere il nesso di causa con la precedente azione od omissione poste in essere dall'imputato in quanto diano luogo ad una sequenza causale completamente autonoma da quella determinata dall'agente ovvero ad una linea di sviluppo dell'azione precedente, del tutto autonoma ed imprevedibile, ovvero ancora nel caso in cui si prospetti un processo causale non totalmente avulso da quello antecedente, ma caratterizzato da un percorso completamente atipico, di carattere assolutamente...
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Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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