Con sentenza n. 3009 del 2 aprile 2024, la terza sezione del
Consiglio di Stato ha indicato il discrimen sostanziale sulla base del quale
tracciare la summa divisio tra comunicazione e informazione nel sistema
normativo della documentazione antimafia.
Secondo la costante giurisprudenza amministrativa la comunicazione antimafia consiste, ai sensi dell'art. 84, comma 2 cod. antimafia, nell'attestazione della sussistenza o meno di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'art. 67 cod. antimafia; queste, che operano di diritto (art. 67, commi 2 e 8), sono costituite (art. 67, commi 1 e 8) dai provvedimenti definitivi di applicazione delle misure di prevenzione di cui all'art. 6 del medesimo codice e dalle condanne con sentenza definitiva o confermata in appello per i delitti consumati o tentati elencati all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., nonché (a seguito delle modifiche introdotte con il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni,...
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