La quinta sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 4087 del 21 aprile 2023, è intervenuta in materia di pubblico impiego, con particolare riguardo al risarcimento del danno da licenziamento illegittimo, ribadendo che se è vero che l’aliunde perceptum comporta la riduzione corrispondente del risarcimento del danno dovuto (v. art. 18, comma 4, L. 20 maggio 1970, n. 300, come modificato dall'art. 1, comma 42, L. 28 giugno 2012, n. 92, relativo al licenziamento illegittimo del lavoratore subordinato, che fa espresso riferimento nella determinazione dell’indennità risarcitoria alla deduzione di “quanto il lavoratore ha percepito, nel periodo di estromissione, a titolo di aliunde perceptum o percipiendum”; cfr. anche Cass. civ., sez. VI, 27 aprile 2022, n.13207), tuttavia la regola della c.d. compensatio lucri cum damno presuppone che l’incremento patrimoniale o comunque i vantaggi conseguano, in via immediata e diretta, al medesimo fatto generatore del...
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