Con sentenza n. 10155 del 16 aprile 2024 la terza sezione civile della Corte di cassazione ha ricordato che, in materia di responsabilità civile, è configurabile il risarcimento del danno non patrimoniale, da identificare con qualsiasi conseguenza pregiudizievole della lesione.
All'esito della pronunzia Corte Cost. n. 235 del 2014 e dell'entrata in vigore della L. n. 124 del 2017 (che all'art. 1, comma 17, ha modificato l’art. 138 cod. ass.), la Corte di cassazione ha posto in rilievo come il giudice del merito sia tenuto «a valutare tanto le conseguenze subite dal danneggiato nella sua sfera morale (che si collocano nella dimensione del rapporto del soggetto con sé stesso), quanto quelle incidenti sul piano dinamico - relazionale della sua vita (che si dipanano nell'ambito della relazione del soggetto con la realtà esterna, con tutto ciò che, in altri termini, costituisce "altro da sé" )» ( così Cass. civ., sez- III, 31 gennaio 2019, n. 2788).
Il danno preteso, dovendo...
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