Con ordinanza n. 28923 del 18 ottobre 2023, la sezione lavoro della Corte di Cassazione ha ricordato che, in linea con gli orientamenti maturati nella giurisprudenza di legittimità (v. da ultimo Cass. civ. n. 3692 del 2023) si può ritenere che sia configurabile il mobbing lavorativo ove ricorra l’elemento obiettivo, integrato da una pluralità continuata di comportamenti pregiudizievoli per la persona interni al rapporto di lavoro e quello soggettivo dell’intendimento persecutorio nei confronti della vittima (Cass. civ. 21 maggio 2018, n. 12437; Cass. civ. 10 novembre 2017, n. 26684) e ciò a prescindere dalla illegittimità intrinseca di ciascun comportamento, in quanto la concreta connotazione intenzionale colora in senso illecito anche condotte altrimenti astrattamente legittime, il tutto secondo un assetto giuridico pianamente inquadrabile nell’ambito civilistico, ove si consideri che la determinazione intenzionale di un danno alla persona del lavoratore da...
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