Con la sentenza 1 ottobre 2025, n.
32359, la Corte di Cassazione ha riaffermato i principi cardine già enunciati
dalle Sezioni Unite con la nota sentenza n. 30328 del 10
luglio 2002 in materia di causalità omissiva impropria e responsabilità medica
per omicidio colposo.
Il caso riguardava il decesso di un
paziente, conseguente alla errata lettura di una TAC da parte della radiologa,
che non aveva rilevato segni di perforazione intestinale. L’omissione aveva
determinato un ritardo di oltre tredici ore nell’intervento chirurgico,
rivelatosi poi fatale.
La difesa aveva sostenuto l’inapplicabilità del criterio dell’“aumento del rischio” fondato su percentuali statistiche, evidenziando come l’omissione diagnostica avesse inciso soltanto in misura “modesta” sulla probabilità di sopravvivenza. La Corte, tuttavia, ha ribadito che i dati statistici, seppur non sufficienti da soli a fondare il giudizio causale, possono essere utilizzati purché interpretati...
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Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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