Con sentenza n. 28350 del 1° giugno-3 luglio 2023, la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che il delitto di furto aggravato dall'esposizione della merce alla pubblica fede è oggi perseguibile a querela di parte, stante la modifica introdotta dall'art. 2, comma 1, lett. i), D.L.vo 10 ottobre 2022 n. 150 all'art. 624, ultimo comma, c.p., secondo cui: «il delitto è punibile a querela della persona offesa. Si procede, tuttavia, d'ufficio se la persona offesa è incapace, per età o per infermità, ovvero se ricorre taluna delle circostanze di cui all'articolo 625, numeri 7, salvo che il fatto sia commesso su cose esposte alla pubblica fede, e 7-bis)».
L'incidenza di tale riforma nel caso in esame è indubbia,
poiché a seguito di essa la sussistenza dell'aggravante dell'esposizione del
bene alla pubblica fede non rende più il delitto di furto procedibile
d'ufficio.
La Suprema Corte ritiene peraltro che la novità normativa riguardante il...
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