Nel corso degli ultimi anni si è posta all'attenzione della giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione la quaestio iuris relativa alla validità o meno di una pattuizione avente ad oggetto la creazione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo” su una porzione di un bene costituente parte comune dell'edificio.
In particolare, in dottrina si dibatteva circa la natura giuridica che avrebbe avuto tale eventuale diritto di uso esclusivo: a fronte di chi riteneva che si sarebbe trattato di un diritto reale atipico, altri ribattevano che esso avrebbe assunto la forma di diritto reale innominato. Occorre brevemente ricordare la distinzione tra diritto reale atipico e diritto reale innominato. Diritto reale atipico è quel diritto reale che, nel silenzio della legge, costituisce espressione dell'esercizio dell'autonomia negoziale delle parti ai sensi dell'art. 1322, comma 2, c.c. Diritto reale innominato è, invece, quel diritto reale che è stato sì previsto dal legislatore, ma...
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