Con sentenza n. 2364 del 21 marzo 2025,
la sesta sezione del Consiglio di Stato ha ribadito alcuni tratti
identificativi dell’errore sul fatto ex art. 395, comma 1, n. 4 c.p.c..
In primo luogo, l’errore di fatto evocabile in sede revocatoria “consiste nel c.d. abbaglio dei sensi, e cioè nel travisamento delle risultanze processuali dovuto a mera svista, che conduca a ritenere come inesistenti circostanze pacificamente esistenti o viceversa. Esso non è in linea di principio ravvisabile quando si lamenta una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali o una anomalia del procedimento logico, in quanto ciò si risolve in un errore di giudizio” (Cons. Stato, sez. VI, 28 settembre 2020, n. 5684). L'errore di fatto revocatorio non può, poi, riguardare “l'attività di ragionamento e apprezzamento compiuta dal giudice riguardante l'interpretazione e la valutazione del contenuto delle domande, delle eccezioni e del materiale probatorio, ai fini della...
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