Con sentenza n.
8644 del 3 ottobre 2023, la terza sezione del Consiglio di Stato, richiamando
una ormai consolidata giurisprudenza amministrativa (tra le tante, Cons. Stato,
sez. III, 27 dicembre 2019, n. 8882; Cons. Stato, sez. III, 5 settembre 2019,
n. 6105; Cons. Stato, sez. III, 20 febbraio 2019, n. 1182), ha affermato che
l’informativa antimafia implica una valutazione discrezionale da parte
dell’Autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa,
capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.
Tale pericolo deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, tipico dell’accertamento finalizzato ad affermare la responsabilità penale, e quindi fondato su prove, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, sì da far ritenere “più...
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