Con sentenza n. 6679 del 24 luglio 2024, la terza sezione del Consiglio
di Stato ha ribadito che il potere interdittivo costituisce espressione del
livello marcatamente avanzato in cui il legislatore ha inteso collocare lo
strumentario preventivo affidato alla Prefettura ai fini del contrasto della
ingerenza della criminalità organizzata nei settori di attività nei quali,
vedendo coinvolta la P.A. quale parte contrattuale o erogatrice di sovvenzioni
o comunque di utilità economicamente o socialmente rilevanti, più pressante si
fa l’esigenza di impedire che le risorse pubbliche vengano distolte verso
finalità illegali o che comunque concorrano a rafforzare le strutture
imprenditoriali che agiscono al di fuori dei canoni della trasparenza e della sana
concorrenzialità.
Come affermato, di recente, dal Consiglio di Stato, “l’interdittiva antimafia costituisce una misura preventiva volta a colpire l’azione della criminalità organizzata, impedendole di avere...
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