Con sentenza n. 9611 del 9 gennaio-6 marzo 2024, la seconda
sezione penale della Corte di Cassazione ha osservato che in presenza di una
specifica richiesta dell'imputato, la Corte di Appello ha il dovere di motivare
espressamente in ordine alla ricorrenza o meno dei presupposti legittimanti la
possibilità di accedere alle pene sostitutive.
L'art. 545-bis c.p.p. dispone che "il giudice, se ricorrono le condizioni per sostituire la pena detentiva con una delle pene sostitutive di cui all'art. 53 della legge 24 novembre 1981, n. 689, ne dà avviso alle parti. Se l'imputato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, acconsente alla sostituzione della pena detentiva con una pena diversa dalla pena pecuniaria, ovvero se può aver luogo la sostituzione con detta pena, il giudice, sentito il pubblico ministero, quando non è possibile decidere immediatamente, fissa una apposita udienza non oltre sessanta giorni, dandone contestuale avviso alle parti e all'ufficio...
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LIBRO
Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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VIDEOREGISTRAZIONE L’IMPATTO DELLE RIFORME NORDIO SUI REATI E SUL PROCESSO PENALE
Valerio de Gioia, Giuseppe Molfese