Con ordinanza n. 14042 del 21 maggio 2024, la sezione lavoro della
Corte di Cassazione ha affermato che il giudice, quando è chiamato a verificare
la sussistenza della giusta causa ex art. 2119 c.c., deve andare alla ricerca
di un quid pluris che connoti in termini di gravità la condotta disciplinarmente
rilevante.
Sul piano del metodo, in questa ricostruzione e valutazione il giudice
deve partire dalla contestazione disciplinare e verificarne la tenuta all’esito
dell’accertamento, ossia verificare se la condotta come accertata rimanga connotata
da un disvalore tale da integrare la giusta causa ex art. 2119 c.c.
La Corte territoriale avrebbe dovuto apprezzare la gravità della condotta sul piano necessariamente concreto. Quindi avrebbe dovuto “… avere riguardo a tutte le circostanze del caso concreto e, segnatamente, alla maggiore o minore gravità dell'infrazione rispetto ad eventuali precedenti disciplinari del ricorrente, agli interessi del datore di lavoro,...
Hai già un abbonamento? Fai il login per visualizzare il testo integrale
WEBINAR
PACCHETTO ESERCITAZIONI TUTTE LE MATERIE - CONFRONTO INDIVIDUALE CON I PROFESSORI
Alberto Marcheselli, Giuliana Passero, Massimo Scuffi