Con sentenza n. 49256 del 5 ottobre-11 dicembre 2023, la prima sezione penale della Corte di Cassazione intervenendo in tema di incidenza della precaria condizione di salute "autoprodotta" dal detenuto, ha affermato che consolidata e risalente giurisprudenza è costantemente orientata a ritenere la ininfluenza di tale situazione, ai fini del differimento dell’esecuzione della pena o della detenzione domiciliare (il principio di diritto si trova chiaramente espresso nel dictum di Cass. pen., sez. I, 15 novembre 2019, n. 5447, a mente della quale: «i trattamenti sanitari nei confronti del detenuto sono incoercibili ma, se potenzialmente risolutivi di condizioni di salute deteriori, in forza delle quali il detenuto medesimo chiede il differimento della pena, o una misura alternativa alla detenzione, la loro accettazione si pone come condizione giuridica necessaria alla positiva valutazione della relativa richiesta»; nello stesso senso si è espressa Cass. pen., sez....
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LIBRO
Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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VIDEOREGISTRAZIONE L’IMPATTO DELLE RIFORME NORDIO SUI REATI E SUL PROCESSO PENALE
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