Con ordinanza n. 980 del 10 gennaio 2024, la prima sezione civile della Corte di Cassazione ha ricordato la precedente giurisprudenza che, in relazione alla presenza o all'assenza di una causa di pubblica utilità, distingueva nettamente il caso dell'espropriazione sostanziale (o occupazione acquisitiva o accessione invertita) da quello della c.d. occupazione usurpativa, ed aveva affermato che in tale seconda ipotesi, l'attività di manipolazione del bene, che ne altera la realtà materica ed economica, costituisce un illecito permanente, inidoneo a determinare l'acquisizione del bene alla mano pubblica, che obbliga il suo autore al risarcimento del danno, perché cagionato dalla complessiva condotta di trasformazione, da commisurarsi al valore di mercato del bene al momento in cui la trasformazione fisica ha determinato la perdita del diritto dominicale. Secondo tale risalente orientamento, inoltre, trattandosi di obbligazione di valore, il valore del bene al momento...
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