Con sentenza n. 19126 del 26 aprile 2023 (dep. 5 maggio 2023), la seconda sezione penale della Corte di cassazione è intervenuta in tema di rapina ex art. 628 c.p..
In ordine al delitto di rapina, la violenza o la minaccia possono realizzarsi pure in luogo diverso da quello della sottrazione della cosa e in pregiudizio di persona diversa dal derubato, cosicché, per la configurazione del reato di rapina impropria non è richiesta la contestualità temporale tra sottrazione e uso della violenza o minaccia, essendo sufficiente che tra le due diverse attività intercorra un arco temporale idoneo a realizzare, secondo i principi di ordine logico, i requisiti della quasi flagranza e tale da non interrompere il nesso di contestualità dell'azione complessiva (Cass. pen., sez. VII, 29 maggio 2018, n. 34056).
Secondo la costante giurisprudenza di legittimità, ai fini della configurabilità del reato di rapina impropria il divincolarsi e anche il semplice strattone costituiscono violenza in...
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Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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