Con sentenza n. 4312 dell’11 dicembre 2024-3 febbraio 2025, la prima sezione penale della Corte di Cassazione, intervenendo in tema di riconoscimento della continuazione tra reati commessi da un soggetto minorenne, ha affermato che incombe sul giudice di considerare, con puntuale motivazione, l'incidenza delle condizioni sociali ed ambientali in cui il minore è cresciuto sulla programmazione delle condotte illecite commesse, specialmente se connotate da notevoli contiguità temporale ed uniformità di modalità esecutive, in considerazione della particolare sensibilità del medesimo e della conseguente sua condizionabilità dal contesto circostante (Cass. pen., sez. I, 26 marzo 2018, n. 18318). È noto che «l'identità del disegno criminoso, che caratterizza l'istituto disciplinato dall'art. 81, comma 2, c.p., postula che l'agente si sia previamente rappresentato e abbia unitariamente deliberato una serie di condotte criminose e non si identifica con il programma di...
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LIBRO
Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso