Con sentenza n. 14219 del 16 dicembre
2022 (dep. 4 aprile 2023), la prima sezione penale della Corte di Cassazione
torna a soffermarsi sull’assetto normativo e giurisprudenziale in tema di
verifica della gravità indiziaria nella fase cautelare, rimarcando che la
funzione di controllo del ragionamento giustificativo attribuita al giudice
della legittimità, non può risolversi nella rivalutazione autonoma di singoli
segmenti del materiale informativo, ma si realizza attraverso la verifica di
completezza, logicità, non contraddittorietà del percorso argomentativo
espresso nel provvedimento, in chiave di rispetto «complessivo» della regola di
giudizio tipica della fase in questione.
Quanto al tipo di valutazione richiesta in sede di emissione o conferma del titolo cautelare, la Corte ricorda che il legislatore nel prevedere – all'art. 273 c.p.p. – che nessuno possa essere sottoposto a misure cautelari se a suo carico non sussistono «gravi indizi...
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LIBRO
Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
CORSO VIDEO REGISTRATO
VIDEOREGISTRAZIONE L’IMPATTO DELLE RIFORME NORDIO SUI REATI E SUL PROCESSO PENALE
Valerio de Gioia, Giuseppe Molfese