Con sentenza n. 15380 del 6 febbraio-12 aprile 2024 la prima sezione penale della Corte di cassazione è intervenuta in tema di tentato omicidio, interrogandosi sulla compatibilità dell’istituto del tentativo con il dolo eventuale.
Secondo la costante giurisprudenza della Suprema Corte, perché possa discorrersi fondatamente di tentativo omicidiario, non è richiesta la ricorrenza di un dolo intenzionale, essendo bastevole che il coefficiente psichico sotteso alla condotta del soggetto attivo integri un dolo diretto, anche nella manifestazione comunemente denominata come dolo alternativo (fra tante, si veda Cass. pen., sez. V, 11 aprile 2016, n. 23618, a mente della quale: «‹nel delitto di tentato omicidio, ai fini della sussistenza del reato è sufficiente li dolo diretto rappresentato dalla cosciente volontà di porre in essere una condotta idonea a provocare, con certezza o alto grado di probabilità in base alle regole di comune esperienza, la morte della persona verso cui...
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Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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