Con sentenza n. 5088 del 30 novembre 2023 (dep. 5 febbraio 2024), la sesta sezione penale della Corte di cassazione ha delineato il quadro, giuridico ed interpretativo, dell'intercettazione di comunicazioni tra presenti (ambientale o mediante l'installazione di un captatore informatico in un dispositivo elettronico) nei procedimenti per delitti di "criminalità organizzata". Come è noto, per questi trova applicazione la disciplina di cui all'art. 13, D.L. n. 151 del 1991, convertito dalla L. n. 203 del 1991, che consente la captazione anche nei luoghi di privata dimora, senza necessità di preventiva individuazione ed indicazione degli stessi e prescindendo dalla dimostrazione che in essi vi sia un'attività delittuosa in atto. Diversamente, ai sensi dell'art. 266, comma 2, c.p.p., se detti delitti avvengono in uno dei luoghi indicati dall'art. 614 c.p., le intercettazioni tra presenti sono consentite solo se vi sia fondato motivo di ritenere che vi si stia svolgendo l'attività...
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LIBRO
Codice penale e di procedura penale e leggi complementari - vigente
Luigi Alibrandi, Piermaria Corso
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Valerio de Gioia, Giuseppe Molfese