Con ordinanza interlocutoria n. 1900 del 18 gennaio 2024, le Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione, intervenendo sulla questione di una estensione dell’art. 230-bis c.c. al convivente more uxorio in termini generali (e prescindendo per un momento dall’art. 230-ter c.c.), ha ricordato che la giurisprudenza di legittimità, salvo per alcune aperture (v. Cass. civ. n. 5632/2016) secondo cui l’art. 230-bis c.c. è applicabile anche in presenza di una famiglia di fatto che costituisce una formazione sociale atipica a rilevanza costituzionale) si è espressa in senso contrario all’estensione.
Anche la giurisprudenza di merito ha escluso l’applicabilità dell’art. 230-bis c.c. ma, superata la presunzione di gratuità della prestazione, ha aperto all’applicazione, in via residuale, dell’art. 2041 c.c.. In dottrina le posizioni sono state più articolate. A fronte di posizioni in linea con la giurisprudenza restrittiva si è ritenuto che la...
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