Con
ordinanza n. 13540 del 17 maggio 2023, la terza sezione civile della Corte di
Cassazione è intervenuta sulla quantificazione del danno non patrimoniale alle
vittime riflesse non da morte del prossimo congiunto – e quindi da perdita del
rapporto parentale – ma delle lesioni (nella specie, gravissime) subite dalla vittima principale, tali da recare
dolore e pena ai parenti e da incidere pesantemente sullo svolgimento della
vita quotidiana della intera famiglia.
È affermazione consolidata nella giurisprudenza di legittimità che, ai prossimi congiunti di persona che abbia subito, a causa di fatto illecito, lesioni personali, può spettare anche il risarcimento del danno non patrimoniale concretamente accertato da lesione del rapporto parentale, in relazione ad una particolare situazione affettiva della vittima, non essendo ostativo il disposto dell'art. 1223 c.c., in quanto anche tale danno trova causa immediata e diretta nel fatto dannoso. In tal caso,...
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