Con sentenza n. 22998 del 24
gennaio-7 giugno 2024, la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha
ricordato che, in tema di reati concernenti le armi, sono da qualificare armi
tutti gli strumenti atti ad offendere e che, sono, naturalmente, destinati a
recare un'offesa o un danno ad altro soggetto.
All'interno della categoria si
distingue tra le armi bianche e quelle da fuoco.
Le prime comprendono tutti gli
strumenti atti ad offendere che possono provocare ferite per mezzo di punte
(come pugnali e baionette), forme contundenti (manganelli) o lame di metallo
(come sciabole, spade, katane). Nella categoria rientrano, altresì, quelle che
permettono di scagliare altri oggetti (archi, balestre, cerbottane, o cd. armi
da lancio). In generale, le armi bianche, sfruttano solo la forza di chi le
impugna e la potenzialità lesiva dell'oggetto.
Le armi da fuoco sono strumenti atti ad offendere che sfruttano il particolare meccanismo costruttivo, basato sull'esplosione o...
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