Con sentenza n. 23951 del 23 marzo 2023 (dep. 5 giugno 2023), la terza sezione penale della Corte di cassazione ha ribadito il principio secondo cui la diversità di sostanze stupefacenti oggetto della condotta non è di per sé ostativa alla configurabilità del reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990.
Secondo quanto chiarito da Cass. pen., sez. un., 27 settembre 2018, n. 51063, la diversità di sostanze stupefacenti oggetto della condotta non è di per sé ostativa alla configurabilità del reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, in quanto l'accertamento della lieve entità del fatto implica una valutazione complessiva degli elementi della fattispecie concreta, selezionati in relazione a tutti gli indici sintomatici previsti dalla disposizione.
Per valutare se il fatto sia di lieve entità il giudice deve, infatti, prendere in esame tutti gli elementi indicati nella norma: quelli concernenti l'azione - i mezzi, le modalità e le...
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